#fermiamoilDisastroambientale /1

#fermiamoilDisastroambientale /1 Nel lontano 2007 dopo una serie di sversamenti di tonnellate di oli e idrocarburi della raffineria in mare una imponente manifestazione partita dal centro città lascio’ affisso davanti all’Api lo striscione che vedete in foto…https://youtu.be/6r0OMs90f6o?si=P_oMFu-8r-uEYEZZ

Prima deduzione: quanto tempo perso da allora; seconda: solo grazie al perseverare delle lotte siamo giunti fino a qui; terzo: in tutti questi anni istituzioni e forze politiche e sindacali sono state silenti, controproducenti, immobiliste, negazioniste e tanto altro ancora…ma nonostante tutto siamo qui e ci toccherà di fare un altro memorabile striscione…ci vediamo alla prossima manifestazione🔥 Falconara Aprile2018-Gennaio2024 💚

“disastro ambientale, gestione illecita di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, getto pericoloso di cose, lesioni personali a carico di numerosi cittadini, delitti contro la pubblica amministrazione, violazione della normativa sulla gestione degli impianti a rischio di incidente rilevante…ripetute violazioni, sia delle prescrizioni contenute nei provvedimenti autorizzativi, sia degli stessi dettami sanciti dalla specifica normativa di settore…con diffusione incontrollata e prolungata nell’ecosistema di inquinanti pericolosi per l'ambiente e per l'uomo”

Disastro ambientale e una miriade di altri capi d’imputazione per reati ambientali e contro la pubblica amministrazione:::”Finalmente dopo più di cinque anni dall’avvio delle indagini e’ stata fissata l’udienza preliminare…”. Queste le prime dichiarazioni di Raffineria Api che condividiamo puntualmente. Ci auguriamo che in questi anni il sistema di calcolo delle emissioni sia diventato più “affidabile”, come prescritto dall’autorizzazione integrata ambientale rilasciata subito dopo l’incidente dell’aprile 2018…che di solito chi non rispetta le prescrizioni dovrebbe essere fermato.

FALCONARA Il gup Francesca De Palma ha fissato per il 18 gennaio 2024, alle 9.30, l’udienza preliminare per l’incidente al serbatoio Tk61 avvenuto l’11 aprile 2018. Risultano indagate 18 persone e la stessa raffineria. Le indagini erano state effettuate dai carabinieri del Noe e chiuse nello scorso luglio.

Disastro ambientale, gestione illecita di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, getto pericoloso di cose, lesioni personali a carico dei cittadini i reati contestati a vario titolo. Ma ci sono anche delitti contro la pubblica amministrazione, la violazione della normativa sulla gestione degli impianti a rischio di incidente rilevante e la responsabilità amministrativa degli enti nei confronti della società Api Raffineria spa. L’inchiesta ‘Oro Nero’ dal pm di Ancona Irene Bilotta era partita dopo che i cittadini di Falconara avevano avvertito fortissime esalazioni maleodoranti l’11 aprile 2018. Erano stati complessivamente 1.052 i falconaresi che si erano recati alla Tenenza dei carabinieri per denunciare l’accaduto. Le esalazioni erano state provocate dalla «fuoriuscita di una nuvola di gas idrocarburici per l’inclinazione del tetto galleggiante del serbatoio di Api raffineria con conseguente percezione di forti e prolungati miasmi da parte della popolazione della zona, oltre al serio pericolo per la sicurezza derivante dal rischio di esplosioni», spiegava il Noe in una nota. Ieri, una volta appresa la notizia dell’udienza preliminare, anche l’azienda ha detto la sua: «Finalmente dopo più di cinque anni dall’avvio delle indagini è stata fissata l’udienza preliminare e siamo pronti a sviscerare nel processo tutti i temi che siamo certi daranno un contributo molto utile alle valutazioni del giudice – hanno fatto sapere dalla raffineria Api –. Temi che invece non siamo mai riusciti a rappresentare nel corso delle indagini anche per una, a nostro avviso, poca considerazione da parte degli inquirenti del principio del contraddittorio che le regole codicistiche utilizzate nello svolgimento delle indagini avrebbero richiesto. Noi abbiamo tuttavia fornito comunque la massima collaborazione durante le indagini e attendiamo adesso fiduciosi che si compia l’iter giudiziale che ci apprestiamo ad affrontare con estrema serenità».

 

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