"ORDINANZA ANTISBANDATI":LEZIONI VENETE E LA VERA SICUREZZA

 

E’ la nuova stagione delle ordinanze. 

SICUREZZA… IMMIGRAZIONE CLANDESTINA… STRATEGIE ANTISBANDATI E ANTIBIVACCO….

Come  in 1984 (il romanzo scritto da G.Orwell 60 anni fa) gli slogan e le parole ripetute ossessivamente rimbombano nelle nostre teste componendo una scena delirante.

E’ la nuova stagione dell’assenza dei diritti sacrificati sull’altare della SICUREZZA. 

NORME ANTICLANDESTINI…ANTIACCATTONAGGIO…SINDACI SCERIFFI!

Una scena, questa, che ci appartiene ormai da mesi e che imperversa nei Tg, nei talk show domenicali, nei giornali e come un Tir in corsa ingrana la marcia e tutti s’accodano a rimorchio.

Il “pacchetto sicurezza” – ovvero il ddl 733 fortemente dal Ministro dell'Interno Maroni e condiviso in realtà da tutto l'arco parlamentare, con il suo carico sempre più pesante di restrizioni, violazioni, negazioni di diritti e libertà per tutti, migranti e italiani – è ormai la materializzazione del sogno di chi sarebbe disposto a rinunciare a qualsiasi libertà, di pensiero, parola, azione, di chi sarebbe disposto a cacciare, rinchiudere, persino bruciare e uccidere chi ci infastidisce per potersene finalmente stare a casa, tranquilli, sulla poltrona, in un assoluto e tombale silenzio.

Per molti cittadini le norme che troppi sindaci stanno adottando sulla base dei nullaosta legislativi che ripetuti governi hanno voluto regalare loro, sono un sollievo, rappresentano il trionfo della sogno della SICUREZZA contro la criminalità…e del bene sul male.


 
L'attuale maggioranza di destra al governo della Città sta pubblicizzando il proprio umile contributo al pacchetto sicurezza Veneto-style (con gite turistiche e di apprendimento annesse…), che prevedre di concedere la residenza a Falconara Marittima esclusivamente a chi può raggiungere un tetto minimo di reddito e di una abitazione dignitosa, oltre a numerose ordinanze antibivacco e antiwriters di vario tipo.
Falconara negli ultimi mesi c’ha purtroppo abituato a scene del genere: da quando il sindaco-poliziotto Brandoni è salito al Castello non perde infatti occasione per rincorrere baby-clandestini, accompagnare le perquisizioni delle forze dell’ordine e fare sopralluoghi presso i migranti che vengono arrestati nelle loro case perché sprovvisti di permesso di soggiorno!

Questa volta però molti avranno pensato che quella della giunta Brandoni fosse una sparata propagandistica, una trovata pubblicitaria per darsi un po’ di visibilità… a “buon mercato”, visto i tempi che corrono.
Ed invece no!
Alla testa di una ronda interregionale di nuovi legionari comunali lo stesso consigliere ha fatto visita al maestro di “sicurezza” Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella, provincia di Padova, per chiedergli consulenza circa alcune misure da applicare in suolo marchigiano. Lo stesso sindaco i cui atti sono stati presi in considerazione da molteplici sindaci sceriffi della Lombardia e le cui ordinanze, laddove impugnate in tempo, sono state ovviamente annullate per illegittimità dal TAR, senza esitazione. Leggiamo dal Resto del Carlino che “la crociata anti-sbandati prevederà multe di 500 euro a chi viene colto in strada o in piazza a consumare alcolici, ma anche sanzioni per chi mendica o induce i minori all'accattonaggio, per chi bivacca nelle aree pubbliche, per chi imbratta gli edifici, oltre a contravvenzioni aggiuntive, rispetto a quelle previste dalla legge, per chi si droga o spaccia.”

Che belle proposte! Proprio quello che serviva a Falconara, la città-dormitorio dove non c’è più niente, dove mancano spazi di aggregazione, di socialità, dove i servizi sono in costante calo da anni. E nel frattempo le poche risorse vengono svendute al potente di turno, che poi è sempre quello da 60 anni.
Per non parlare poi dei migranti, costantemente emarginati e criminalizzati, forse anche per la loro voglia di viverla Falconara. È vero, non è la loro città da decenni, ma forse la sento meno stretta di quanto la sentano i cosiddetti falconaresi doc. Forse nonostante le giornate di merda passate a nascondersi dalle forze dell’ordine o da cittadini forcaioli e dopo essere continuamente sfruttati nei luoghi di lavoro hanno meno paura di vivere che molti altri benpensanti e benestanti, o presunti tali…

In realtà però quello che succede a Falconara non è una anomalia, non è un fulmine a ciel sereno. Non è niente altro che quello che succede in tutta Italia:
PER RISPONDERE ALLA CRISI SI CRIMALIZZA LA POVERTÀ, SI CRIMINALIZZA IL MIGRANTE, IL DIVERSO, IL DEBOLE!

Poco importa poi se un commerciante bengalese è stato minacciato con la pistola a Roma, se un ambulante senegalese è stato ucciso dal vice dirigente all’ufficio immigrazione del commissariato di Civitavecchia. Poco importa se le popolazioni di entia Rom sono state schedate, anche i bambini, come avveniva nel regime nazista  o se un senza tetto indiano è stato bruciato a Nettuno. Poco importa se proprio qualche giorno fa un minorenne bengalese è stato picchiato e quasi bruciato in volto con una bomboletta e un accendino dopo che l’italiano poi arrestato aveva gridato ”via da qui, questo è il mio quartiere!” Poco importa allora che a Roma le aggressioni razziste dopo la marcia del sindaco Alemanno sono aumentate del 30%!

A causa di un clima politico determinato e unanime si verificano quotidianamente fatti di inaudita violenza e indignazione come questi che trasformano culturalmente le città di tutti i giorni, rendendole xenofobe ed escludenti.

Ma la cosa importante è che si reprima e che si producano delle norme deterrenti e punitive nei confronti dei più deboli.

Ed infatti, a pensarci bene, chi andrebbero a colpire le ordinanze di Baia?
Andrebbero a colpire proprio chi già è colpito fisiologicamente dalla crisi:
i migranti, tanto più se costretti a vivere nella condizione di clandestinità che già di per sé nega loro ogni diritto lavorativo, abitativo e di servizi. E che adesso non potranno neanche più iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale oppure essere aiutati dai servizi sociali. 
colpiranno i meno abbienti che in una totale mancanza di aiuti sociali si vedono sempre più costretti a mendicare, chi è costretto a rifugiarsi sotto un tetto che non è suo e che, da quando verrà approvato definitivamente il Pacchetto Sicurezza, verrà iscritto in un registro, verrà ordinato e disciplinato e in poche parole continuamente controllato. E per quale motivo? La povertà è un reato?

Dove sta la vera sicurezza allora?
La vera sicurezza sta nella garanzia di servizi sanitari, sociali, nella certezza del reddito e nel diritto alla casa, nella tutela della salute e dell’ambiente, nel diritto di sentirsi ed essere liberi.
Perché, lo abbiamo già detto, ma non ci stancheremo certo adesso di ripeterlo

“La tranquillità è importante, ma la LIBERTÀ È TUTTO!”
 

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