Vaccini, salute, sanità: Carovana da tutte le Marche sabato 17 aprile

Da mesi contestiamo l'operato regionale e nazionale in merito alla gestione sanitaria emergenziale: siamo stati alla Pfizer di Ascoli Piceno per dire che i brevetti sui vaccini anticovid devono essere liberi, siamo stati alla sede della Regione Marche, all'ospedale regionale di Ancona, alle sedi delle Asur delle varie città marchigiane, abbiamo manifestato con centinaia di persone nel capoluogo regionale e abbiamo contestato la passerella di Figliuolo a Macerata, che insieme al Presidente Acquaroli hanno insopportabilmente continuato a proclamare accordi e protocolli che poi non si realizzano o tardano mesi nell’applicazione.

La Regione Marche, infatti, continua ad avere le terapie intensive sature, mentre le vaccinazioni ai soggetti fragili sono drammaticamente indietro, perché residui di dosi non somministrate vengono utilizzate in modo illegittimo, favorendo le clientele tra gli ordini professionali e la classe politica. Questa incompetenza criminale unita ad una visione della sanità privatistica vanno combattute con ogni mezzo necessario. Contemporaneamente, la crisi economica e sociale è ormai anche crisi e tracollo psicologico da rendere le misure anticontagio sempre più fragili, al di là delle zone gialle, arancioni o rosse. L’unico modo per uscirne è una radicale svolta della gestione emergenziale e sanitaria nel suo complesso, a partire dai vaccini.

Davanti a questo scenario è urgente e necessario continuare a mobilitarsi e a prendere parola tutte e tutti insieme!

Sabato 17 aprile riprendiamoci le strade con ogni mezzo necessario. Costruiamo una carovana di auto o di qualsiasi altro mezzo che dal nord e dal sud delle Marche converga in Ancona per rendere visibile e rumorosa la nostra indignazione.

Meeting point Marche Nord:
Fano, ore 15.00 parcheggio area sport park, dietro stazione Fs.

Meeting point Marche Sud:
Civitanova Marche, ore 15.00 parcheggio Mercatone Uno, uscita A14.

Meeting point generale:
Ancona, ore 17.30/18.00 parcheggio antistante ex-stadio dorico in Viale della Vittoria.

Mobilitiamoci per una sanità territoriale, di prossimità e pubblica.

Mobilitiamoci contro il disastro della campagna vaccinale: vaccini subito per tutte e tutti, a partire dai più fragili!

Pagina in continuo aggiornamento …

COMUNICAZIONE:
Ricordiamo che è consentito spostarsi per raggiungere la manifestazione: occorre scaricare e compilare il modulo di autocertificazione e nel motivo dello spostamento inserire la dicitura manifestazione consentita ai sensi dei DCPM 3/11/2020 e DCPM 2/03/2021.

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La grande truffa della transizione ecologica di Draghi & company

La grande truffa della transizione ecologica di Draghi & company

E’ di recente approvazione da parte del Ministero della transizione ecologica di Cingolani una decina di procedimenti di Via riguardanti nuove perforazioni e trivellazioni in tutto l’Adriatico dal Veneto all’Emilia Romagna fino alle Marche e all’Abruzzo, altre in Sicilia altre ancora a terra nel centro Italia.

Tra queste si acconsente anche alla perforazione di un nuovo pozzo Calipso 5 Dir in una delle maggiori piattaforme Eni a largo dell’Adriatico tra Falconara ed Ancona, area già cronicamente devastata in terra e a mare.

Tutto questo in barba alla presunta moratoria dei procedimenti sospesi in attesa dell’adozione del Pitesai, argomento la cui discussione e’ ancora ferma e bloccata sia col precedente governo Conte che con l’attuale Draghi. La moratoria varrebbe pare solo per le concessioni in nuove coltivazioni e non in quelle già esistenti, come quella dell’Eni a Falconara. Quindi nel continuo procrastinare l’adozione del piano Pitesai in tempi indefiniti si può continuare e anzi aumentare l’estrattivismo e l’inquinamento proprio laddove da subito si dovrebbe ridurre e riconvertire.

Il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI)

dovrebbe essere lo strumento normativo finalizzato alla definizione del quadro di riferimento, condiviso con le Regioni, le Province e gli Enti locali, per l’individuazione programmatica delle aree dove potrebbero essere consentite oppure no le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale.

il Piano intenderebbe valorizzare criteri quali la sostenibilità ambientale e socio-economica delle diverse aree, marine e a terra, per ridurre ed annullare gli impatti derivanti dalle attività di esplorazione, perforazione ed estrazione e per accompagnare il processo di decarbonizzazione.

L’adozione del Piano semplificherebbe, inoltre, l’individuazione delle aree ritenute idonee o meno per lo svolgimento delle attività da parte degli operatori di settore.

In termini di legge, il PiTESAI avrebbe dovuto essere approvato, con decreto del Ministro dello sviluppo economico (MISE), di concerto con il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, entro il 12 Febbraio 2021. Successivamente con il nuovo governo il termine e’ stato spostato al settembre 2021, ma il grande spettacolo dello sfruttamento dell’ecosistema deve andare avanti…

LABORATORIO FALKATRAZ FALCONARA E TRIVELLE ZERO MARCHE

I COMUNICATI DELLA CAMPAGNA NAZIONALE PER IL CLIMA FUORI DAL FOSSILE E DEL FORUM H2O SU GLOBAL PROJECT

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Marche allo Sbando. Mobilitiamoci x Vaccini e Sanità

Dopo un anno dall'inizio della pandemia, poco o nulla è stato fatto nella nostra regione.

Una giunta che regala soldi alla sanità privata, mentre gli ospedali pubblici sono al collasso. Mancano i posti letto ed il personale, la campagna vaccinale è un disastro e le terapie intensive sono al collasso.

Dopo settimane di azioni comunicative in molte città marchigiane, oggi, eravamo circa in duecento a manifestare contro la politica criminale della #GiuntaAcquaroli sulla sanità. Criminale perché sta mettendo in grave rischio la salute di tutte e tutti noi. La maggioranza fascio-leghista ha mentito sui vaccini, ha finanziato la sanità privata, ha dato la priorità a soggetti e categorie che non la hanno, lasciando le fasce più deboli e fragili nei meandri di una burocrazia sorda.

Oggi abbiamo dato un segnale, il dissenso esiste e si può manifestare coi corpi nelle piazze. E si può farlo in sicurezza. Abbiamo lanciato il 7 aprile, giornata della sanità, come nuova scadenza di mobilitazione, ma soprattutto abbiamo fatto una promessa: quando il #ConsiglioRegionale si riunirà di nuovo in presenza, noi ci saremo con i nostri contenuti, coi nostri corpi, ma soprattutto con la nostra rabbia.

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26 marzo sciopero nazionale della scuola

Questa mattina siamo in tanti oggi ad Ancona per lo sciopero indetto dai

COBAS Scuola Marche

In piazza PAS Marche, Coordinamento Nazionale Precari Scuola, attivisti dei centri sociali e movimenti studenteschi

Durante la pandemia è emersa l'inefficienza di una classe politica che ha scelto di chiudere le scuole e abbandonare insegnanti, studenti e famiglie alle sabbie mobili della dad. E preoccupa che niente si stia facendo non solo per riportare il più rapidamente possibile in presenza piena gli studenti, ma neanche per garantire che tutto ciò non si ripeta nuovamente nel prossimo anno scolastico.

Oggi studenti, genitori, insegnanti sono in piazza per porre all’ordine del giorno una visione diversa ed alternativa e per ribadire una volta di più la richiesta di investimenti massicci nell'Istruzione pubblica. I soldi ci sono e sono molti: non possiamo permettere che i fondi previsti per la scuola nel Recovery Plan siano destinati in via quasi esclusiva alla digitalizzazione e al legame con l’impresa, perché ciò rischia di allontanarla ancora di più dal modello di scuola pubblica previsto dalla Costituzione.

Chiediamo quindi che la maggior parte dei 20 miliardi di euro già previsti dal Recovery Plan per la scuola siano destinati a ridurre a 20 il numero massimo di alunni per classe e a 15 in presenza di alunni diversamente abili; a garantire la continuità didattica e la sicurezza, assumendo con concorsi per soli titoli i docenti con 3 anni scolastici di servizio e gli Ata con 24 mesi; ad intervenire massicciamente nell’edilizia scolastica per avere spazi idonei ad una scuola in presenza e in sicurezza.

La giornata odierna mostra come su questi obiettivi sia possibile costruire un’ampia convergenza, dentro e fuori dalle scuole.

I soldi del Recovery Plan vengano usati per rafforzare la scuola pubblica e garantirne la sicurezza, non per privatizzarla!

Vi aspettiamo domani sempre in Piazza Roma alle 16 per la manifestazione per una sanità pubblica di prossimità e territoriale e per una campagna vaccinale seria ed efficace, fuori dalle logiche del profitto delle multinazionali farmaceutiche e contro le politiche del governo di destra della regione marche

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