Ripartono dall’8 marzo le udienze preliminari del processo per disastro ambientale ed altri reati che vede imputati la società Api e i suoi massimi dirigenti, insieme all’ex direttore Arpam, il funzionario regionale Marchetti.
Proponiamo un focus di contenuti e approfondimenti dibattendo con una figura terza ed esterna al contesto locale e politico che abitiamo, quanto autorevole e ci auguriamo utile. Un punto di vista altro che ci consente di assumere l’eccezionalità degli eventi in corso, comparandoli con casi giudiziari vecchi e nuovi, da Taranto a Marghera, che pone interrogativi e apre a nuovi scenari da percorrere…#fermiamoilDisastroambientale
Stefano Zirulia è professore associato di diritto penale all’Università Statale di Milano. Si occupa da molti anni di salute e sicurezza sul lavoro, nonché di reati ambientali, tematiche sulle quali ha pubblicato numerosi contributi su riviste scientifiche nazionali e internazionali, ed è spesso invitato a intervenire in convegni e corsi di specializzazione. Il suo volume “Esposizione a sostanze tossiche e responsabilità penale”(Giuffrè, 2018) affronta in maniera sistematica i problemi di accertamento della causalità, del pericolo e della colpa nei maxi-processi per disastro ambientale e sanitario che sono stati celebrati in Italia dagli anni ’90 ad oggi.
– La videointervista al Professore Stefano Zirulia
Entità e rilevanza del reato di disastro ambientale nell’ordinamento giuridico del diritto penale ambientale rispetto ad altri capi d’imputazioneEvoluzione giurisprudenziale del reato in oggetto dal 2015 ad oggi… Falconara può essere un nuovo case study?
Disastro ambientale e sue sfaccettature: sanitario, esterno e interno, perdurante, permanente
Il ruolo della cittadinanza attiva nei processi per disastro ambientale da porto Marghera a Taranto a Falconara, nelle denunce collettive e nella costituzione di parte civile
Cosa può giustificare l’intervento della magistratura di sequestro preventivo degli impianti e fermo cautelativo