BLOCK FRIDAY

BlackFriday///BlockFriday

Anche a Falconara volantinaggi e attacchinaggi diffusi nei luoghi della grande distribuzione cittadina…scritte all'entrata di Villanova, il quartiere che confina con la raffineria ApiCarbon tax e bonifiche, paghino i ricchi, paghi chi inquina, paghi l'Api

E se pagassero i ricchi…

Non siamo tutti sulla stessa barca.

La crisi sanitaria ed economica per il Covid19 non fa altro che rendere ancora più visibili le enormi disuguaglianze che ci sono nel nostro paese.

Pochi ricchi stanno diventando sempre più ricchi. Noi, un pezzo di società con lavori precari, mal pagati o che un lavoro non c’è l’ha ci stiamo impoverendo sempre di più.

Questa crisi rende sempre più evidente una cosa, tanto semplice e sotto gli occhi di tutti, ma così difficile da nominare che nessuno ne parla:

l’unica soluzione è una vera redistribuzione della ricchezza in questo paese.

Il nostro programma è tanto semplice quanto realistico e sempre più necessario. Prendere i soldi dove ci sono e redistribuirli a chi ogni giorno produce quella ricchezza:

Tassare i giganti del web che ogni giorno si arricchiscono con i nostri dati.

Tassare le grandi aziende dei combustibili fossili che si arricchiscono devastando l’ambiente e le nostre città.

Diritto ad un reddito di base per vivere e non sopravvivere.

Diritto ad una sanità pubblica di qualità, accessibile e gratuita.

Tagliare tutti i finanziamenti pubblici alla sanità privata che ha il guadagno di pochi e non la salute collettiva come unico scopo.

Recovery Found e fondi europei non devono diventare nuovi debiti sulle nostre spalle. Non si esce da una crisi sanitaria entrando in una crisi del debito.

Quello che manca non è la possibilità di farlo, ma la volontà politica di governi passati e presenti, centrali e regionali, italiani ed europei, che pensano di uscire da questa e da altre emergenze mettendo qualche toppa, nella sanità come nell’economia, in un buco di sistema sempre più grande.

Chi lo può fare non sono i governi, ma noi, un pezzo di società che è stanca di sopportare ogni giorno il ritornello che non c’è alternativa, come se le scelte politiche ed economiche di chi ci governa fossero naturali e non pensate ed attuate da uomini e donne.

IL TESTO DEL VOLANTINO

 Oggi è il #BlackFriday, giornata in cui ci viene proposto di comprare, consumare, aderire ad offerte imperdibili per farci dimenticare che prima durante e dopo la pandemia c'è chi si è arricchito, chi si arricchisce e chi continuerà a farlo.Il Block Friday di Falkatraz qui

https://www.facebook.com/1435036010123535/posts/2490436037916855/?d=n

Per questo – nonostante i limiti imposti dalla "zona arancione" – tramite una serie di azioni comunicative, abbiamo voluto ricordare a tutti che non siamo sulla stessa barca, che mentre precarietà e povertà aumentano sempre di più, c'è chi continua ad arricchirsi, senza freno e senza pietà, speculando sulla crisi.

Abbiamo voluto ribadire che non staremo al gioco perverso del "produci, consuma, crepa" voluto da governi, centrali e regionali – primi responsabili dell'emergenza sanitaria, sociale ed economica – per rimpinguare le casse già stracolme di multinazionali e grandi gruppi industriali. Il 'Dpcm di Natale' è solo l'ultimo esempio: il paternalismo di un patrigno burbero e autoritario, che usa il bastone per scaricare le colpe su singoli e collettività, reprimendoli, mentre usa la carota per ingrassare i soliti interessi del grande profitto privato.

Questa crisi rende sempre più evidente una cosa, tanto semplice e sotto gli occhi di tutti, ma così difficile da nominare che nessuno ne parla: l’unica soluzione è una vera redistribuzione della ricchezza in questo paese.

Il nostro programma è tanto semplice quanto realistico e sempre più necessario: prendere i soldi dove ci sono e redistribuirli a chi ogni giorno produce quella ricchezza:

• Tassare i giganti del web che ogni giorno si arricchiscono con i nostri dati.

• Tassare le grandi aziende dei combustibili fossili che si arricchiscono devastando l’ambiente e le nostre città.

• Diritto ad un reddito di base per vivere e non sopravvivere.

• Diritto ad una sanità pubblica di qualità, accessibile e gratuita.

• Tassare i patrimoni e i redditi milionari.

• Diminuire la tassazione per i redditi medi e bassi

• Tagliare tutti i finanziamenti pubblici alla sanità privata che ha il guadagno di pochi e non la salute collettiva come unico scopo.

Recovery Fund e fondi europei non devono diventare nuovi debiti sulle nostre spalle. Non si esce da una crisi sanitaria entrando in una crisi del debito.

Quello che manca non è la possibilità di farlo, ma la volontà politica di governi passati e presenti, centrali e regionali, italiani ed europei, che pensano di uscire da questa e da altre emergenze mettendo qualche toppa, nella sanità come nell'economia, in un buco di sistema sempre più grande.

Chi lo può fare non sono i governi, ma noi, un pezzo di società che è stanca di sopportare ogni giorno il ritornello che non c’è alternativa, come se le scelte politiche ed economiche di chi ci governa fossero naturali e non pensate ed attuate da uomini e donne.

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