riparte il Critical Market

CRITICAL MARKET… SE RIDUCI O ELIMINI LA TUA SPESA AL SUPERMERCATO,ALLORA VUOL DIRE CHE FUNZIONA!

L'appuntamento del CSA Kontatto con il mercatino dei prodotti agricoli “non convenzionali” ogni venerdì sera

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Per chi vive in città la campagna ha sempre rappresentato un'oasi di pace e serenità, nella quale regna la natura incontaminata e dove l'animale metropolitano può rinfrancarsi dallo stress e dall'insalubre ambiente cittadino. Niente di più sbagliato. Da più di 60 anni le rivoluzioni tecnologiche e la Politica Agricola Comunitaria hanno trasformato l'agricoltura e l'ambiente rurale in qualcosa di molto diverso. Chimica, sementi, macchine, sussidi. L'unico obiettivo il profitto, l'unico mezzo lo sfruttamento massivo del territorio e delle risorse, che si chiamino acqua, terra o bioelementi. L'agricoltura globalizzata del Terzo Millennio è questa, forgiata ad uso e consumo delle grandi aziende agricole, ampiamente foraggiate dall'Unione Europea, per mettere sul mercato a prezzi gonfiati prodotti agricoli dopati, cresciuti in sterminate monoculture, totalmente alienati dal territorio che li ha prodotti.

Ma non è un quadro a sole tinte fosche. Esistono anche agricoltori che non si piegano a questa logica, disposti a rinunciare al profitto per portare avanti una diversa idea di agricoltura ecologica, basata sul principio del rispetto della biodiversità e dell'ambiente. Le Marche e la provincia di Ancona in particolare pullulano di aziende del genere. Molte di queste si incontrano tutti i venerdì sera dalle 18:00 in poi. Sì, perché al CSA Kontatto di via Poiole a Falconara riparte il Critical Market, arrivato quest'anno alla seconda edizione. Nato principalmente come mercatino di prodotti agricoli “non convenzionali”, biologici e autoprodotti, è diventato con il tempo un'occasione di incontro e confronto con i contadini della zona. Qui il produttore incontra direttamente il consumatore, eliminando i passaggi intermedi. Si discute dei prodotti e delle tecniche di coltura e i prezzi rimangono bassi, perché si spezza la catena parassitaria degli intermediari. È possibile acquistare e scambiare frutta e verdura appena raccolta, miele, olio, vino, ma anche piccoli prodotti di artigianato artistico. Per noi che lo abbiamo visitato, più che un mercatino si tratta di una festa, con musica, aperitivi e degustazioni gratuite.

Come se non bastasse, la nuova stagione del Critical Market, partita il 12 novembre, ha portato altre interessanti novità. Ogni settimana è assicurata la presenza di un gruppo di ragazze e ragazzi della rete di agricoltori marchigiani SeminaSogni, che hanno pazientemente costruito con le loro mani un forno di terra cruda, dal quale sforneranno pane e pizza per tutta la durata del mercatino. Ma non manca uno spazio dedicato all'arte e alla cultura, affidato ai ragazzi dell'associazione falconarese JassArt, che comprende writers, musicisti ed altri talenti di arte urbana, in una strana ma azzeccata dicotomia tra città e campagna. In particolare, curano uno spazio espositivo, dove artisti locali e non possono mostrare le loro opere.

Se in questi giorni di psicosi consumistica siete stanchi dei supermercati e di quello che vendono, fate un salto al Critical Market, dove, anche se non troverete l'oasi di pace e serenità che stavate cercando, perlomeno troverete le 4 A: Agricoltura, Artigianato, Arte e Autoproduzione. Fate la cosa critica.

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