Falconaresi rallegratevi, da oggi martedì primo luglio 2008 la vostra salute e la vostra dignità hanno finalmente un prezzo!
In perfetta sintonia con la mercificazione di ogni aspetto dell'esistenza, da oggi nella raffineria che ospita al suo interno una città, potremmo misurare questi due "beni" – catalogati come beni inferiori – ovvimente in litri (di benzina). La loro quotazione di 2,4 centesimi di euro per ogni litro – pari all'incirca alle accise regionali sulla benzina – non è molto lusinghiera, soprattutto perchè è calcolata sul prezzo dei carburanti ip/api che sono in media i più cari in italia.
Ad esempio oggi 1 luglio 2008 sono rispettivamente primo e secondo sia per quanto riguarda la benzina verde – ip 1.548 €/L api 1.541 €/L contro una media nazionale di 1.533 €/L – sia per quanto rigurda il diesel – ip ancora "primo" con 1.542 €/L, api quarto con 1.537 €/L contro una media nazionale di 1.531€/L. Anche nelle classifiche dei prezzi del gpl e del metano l'ip è sempre in testa con l'api che segue di poco staccata .
Quindi prima che tutti si affannino a svendere la propria dignità in cambio delle elemosine, pensate che anche dopo averla (s)venduta pagherete la benzina solo qualche millesimo di euro in meno rispetto alla media nazionale!!!
Ed in più potete consolarvi con la presenza invasiva ed inquinante di una raffineria sotto casa!!
Però che convenienza!
Ricapitoliamo: non solo viviamo tutti dentro una raffineria che ci ammazza silenziosamente giorno dopo giorno ma paghiamo anche la benzina (in media)più degli altri; come se questo non bastasse, adesso pensano di proporci uno "sconto" talmente fasullo che in altre parti del paese -dove la benzina costa di meno e magari l'aria è meno inquinata – continuano a pagare comunque meno di noi.
Volendo fare i pignoli e chiamare le cose con il loro nome, questo non è uno sconto di cui beneficiano i cittadini ma un incentivo al consumo, di cui si avvantaggia l'azienda api. Il rimborso dell'accisa regionale – di cui tanto si è parlato in campagna elettorale – non finirà nelle casse comunali per ridurre il debito, ma piuttosto potrebbe ritornare nelle tasche dell'api, qualora i cittadini sottoscrivessero in massa la carta "api raffineria per te", aumentando i rifornimenti nelle stazioni api/ip.
Non sappiamo bene se definire questa proposta come il giusto riconoscimento del ruolo di servizio svolto dalla città, il contentino per accettare qualche altra porcheria – tipo centrali elettriche o rigassificatore (la novità dinamitarda del mese…)- o semplicemente l'ennesima presa per il culo. Ci sembrano comunque tutte equivalentemente delle stronzate!
Cos'altro aggiungere adesso la palla passa ai nostri "commoventi" concittadini, vediamo in quanti si prostreranno a questo ennesimo atto di servile fedeltà al padrone che quotidianamente c'avvelena. I suoi rappresentanti, sindaco in testa, lanciando in tutta fretta la
promozione "APIraffineriaPERsè" con una conferenza stampa in comune,
l'hanno già fatto.
Nel caso non ci resterà che bloccare le pompe di benzina…………
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