"CPT alla Saracini? Nè qui nè altrove!!" Sabato 14 giugno H.17 presidio davanti alla caserma

….Né QUI Né ALTROVE!!!!!!

il comunicato integrale in pdf

A distanza di quasi un mese dall'inizio di questa polemica sulla possibilità di istituire un centro di detenzione per immigrati, CPT, nella ex caserma Saracini di Falconara, in linea col prossimo pacchetto sicurezza del governo e le nuove normative liberticide (reato di clandestinità, allungamento tempi di detenzione nei cpt fino a 18 mesi, istituzione di almeno un cpt per Regione…), la destra falconarese cambia ancora opinione, in modo sempre più contraddittorio e ambiguo:

 

prima il cpt a Falconara andava bene, poi era accettabile solo dietro una contropartita monetaria, ora sarebbe giusto in linea di principio ma sarebbe meglio farlo altrove!

 



 
Una girandola di esternazioni che non riescono a nascondere non solo il dilettantismo con cui si affrontano le forti criticità della nostra Città, ma neanche la volontà di salvarsi la faccia e scaricare le responsabilità del continuo peggioramento delle condizioni di vita in questo territorio.
Falconara è e deve restare, qualunque sia il colore politico della sua Amministrazione, l'immondezzaio delle marche, il luogo in cui tutto è possibile e tollerabile, la valvola di sfogo delle contraddizioni regionali, una porzione di territorio in cui la devastazione, il degrado, il saccheggio, sono la consuetudine e la norma.
Altro che “ruolo di servizio”, altro che “sacrificio per l'interesse generale”, siamo al martirio e alla colonizzazione del partito trasversale degli affari.

Ma noi diciamo né qui, né altrove: i cpt, come le leggi “sicuritarie” alla Bossi Fini non solo non servono, ma peggiorano le problematiche dell'immigrazione. In quasi un decennio hanno solo prodotto maggiore clandestinità, più lavoro nero e precario (non solo per i migranti, ma per tutti…), complicato gli istituti di regolarizzazione  e integrazione, e soprattutto hanno diffuso la paura e l'incertezza, l'arbitrio e la legge del più forte come regola.

Sono loro i principali responsabili del degrado, della mancanza di sicurezza, della precarizzazione del lavoro e della vita, della devastazione ambientale.


A Falconara e nelle Marche, come in molte altre località e regioni, non c'è posto per i cpt perchè non ne abbiamo bisogno e non li vogliamo, perchè sono il frutto di una cultura e di una politica che non appartiene e che anzi minaccia le nostre comunità.
Per questo esortiamo la Regione Marche, e gli enti locali coinvolti, a prendere, subito e nei fatti, una netta e limpida posizione contro la costruzione di qualsiasi struttura di questo genere, che si chiamino CPT o Centri per l’identificazione e l’espulsione.
Invitiamo inoltre a riaprire il “tavolo regionale di partecipazione attiva sull'immigrazione”
, già costituito nel 2004 a seguito dei fatti di Corridonia, per ridiscutere, assieme a tutte le associazioni che promuovono i diritti di cittadinanza per i migranti, una nuova piattaforma regionale ed istituzionale che ufficializzi da una parte il ripudio di qualsiasi struttura detentiva per migranti e dall’altra ponga in essere le istanze di cittadinanza che vengono dal mondo dei migranti.

Per questo continueremo questa campagna di denuncia e rigetto dei cpt e delle leggi sicuritarie, per i diritti e la sicurezza di tutti, per la difesa e l'autonomia delle comunità marchigiane dai rigurgiti di odio e intolleranza che qualcuno vorrebbe importare, che qui non troveranno cittadinanza…
Se il Sindaco Brandoni e il Vicesindaco Baldassarri hanno cambiato parere li inviteremo alla prossima manifestazione.

CSA KONTATTO-AMBASCIATA DEI DIRITTI-COMUNITA' RESISTENTI DELLE MARCHE

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2 risposte a "CPT alla Saracini? Nè qui nè altrove!!" Sabato 14 giugno H.17 presidio davanti alla caserma

  1. e2 scrive:

    Immigrati alla Saracini, l’ipotesi riprende quota

    FALCONARA – L’ufficializzazione della notizia che entro settembre anche nelle ci sarà un Cie- Centro di identificazione ed espulsione ha riportato alla ribalta l’ipotesi della “Saracini”. La ex caserma infatti risponderebbe in pieno alla maggior parte dei requisiti richiesti, fra cui la vicinanza ad un aeroporto. “Non so ancora nulla – ribadisce il sindaco Brandoni – ed anche il Prefetto non ha ricevuto nessuna notizia in merito, quindi aspettiamo”. Comunque Brandoni fa presente che “qualora gli organi istituzionali competenti dovessero individuare nel nostro territorio la sede per la creazione di questa tipologia di centro, sarà cura di questa amministrazione evidenziare agli organi centrali la totale inadeguatezza di tale ubicazione”. “Ad ogni modo – assicura – non faremo barricate, non è nel nostro stile, e non ci opporremo come hanno fatto in Val di Susa e in Campania contro le decisioni governative, ma ci aspettiamo una contropartita, questo si”. Ad ogni modo nell’odg del consiglio comunale di mercoledì 18 giugno sono già inserite le due mozioni contro l’arrivo del Cei proposte dal Pdl e dal Pd e l’interrogazione della lista civile “Cittadini in Comune”. Ieri, intanto, si è riunita per la prima volta la commissione sicurezza, durante la quale l’assessore Petri ha relazionato sulla situazione cittadina e sui provvedimenti a breve termine relativi soprattutto all’illuminazione pubblica (da potenziare in alcune zone periferiche), al nucleo comunale ed al piano per la Protezione civile, al campo nomadi ed al problema degli attraversamenti pedonali lungo la Flaminia. In Sindaco ha anche annunciato il probabile insediamento, nella zona dietro l’aeroporto, di un deposito e di un centro addestramento della Croce Rossa Italiana.
    M. M.

  2. CRI scrive:

    che ci viene a fare la croce rossa a falconara? aiuti umanitari proprio ora? la CRI è tradizionalmente tra i + grossi e solerti gestori di cpt…..visto che vengono proprio all'avion uno qualche dubbio se lo fa….

    FALCONARA Più luci e più uomini per garantire la sicurezza in città. Molte le novità scaturite ieri pomeriggio dalla commissione consiliare V sulla sicurezza. L’assessore Loriano Petri ha illustrato tutte i problemi della città, dall’illuminazione alla protezione civile, parlando anche di rom e sicurezza sul lavoro. Con ordine. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, l’assessore ha fatto notare come la situazione sia particolarmente grave in alcune zone della città come ad esempio nel quartiere di Fiumesino. «Molti impianti elettrici vanno rivisti completamente – ha esordito Petri – Per anni non è stato fatto nulla ed ora ci troviamo in una situazione pessima. Un’idea è quella di sostituire i lampioni a luce bianca con quelli, più economici, a luce gialla». Per quanto riguarda la situazione della protezione civile di Falconara, Petri ha denunciato come per diversi anni i fondi stanziati dalla Regione (13 mila euro l’anno circa) non siano stati utilizzati a tale scopo, bensì per lavori pubblici. «Stiamo cercando – ha detto l’assessore – di creare un ponte radio con la protezione civile della Regione da utilizzare in caso di calamità». Un’altra novità arriva dal comandante della Polizia Municipale Stefano Severini, che ha annunciato l’arrivo a Falconara di quattro vigili urbani in supporto alle forze già presenti per implementare i turni di pattugliamento notturno. Il consigliere Carlo Nucci ha invece avanazato una proposta sul delicato tema della sicurezza sul lavoro. «Sentiamo parlare troppo spesso di “morti bianche” – ha detto – Penso si debba dotare di maggiori poteri la Polizia Municipale controllando i cantieri edili e sanzionando chi non rispetta le regole». La proposta è stata ben accolta dal comandante Severini che ha garantito che farà il possibile per renderla operativa. Per quanto riguarda la questione rom, Severini ha sottolineato come non sia più possibile definirli nomadi poiché hanno ottenuto la residenza e quindi il diritto ad abitare nel territorio occupato. «Non è facile gestire la situazione rom a Falconara – ha detto il comandante – ma i controlli sono severi e costanti». Sulla spinosa questione dell’apertura del “Cie” alla ex caserma saracini la commissione non si è espressa. Si è invece pronunciato il sindaco Goffredo Brandoni, confermando la sua posizione di contrarietà. «Ad oggi – ha detto – non ho ricevuto nessuna comunicazione dal Governo. Il malumore dei cittadini per questa questione è evidente e tutti i partiti della giunta concordano sul no». Il sindaco ha confermato che presto verrà aperto un tavolo delle trattative per trovare una soluzione al problema. Intanto ha annunciato una novità per quanto riguarda la Croce Rossa Italiana. Il ministero della Difesa avrebbe concesso l’autorizzazione a creare un presidio nelle aree dismesse in zona “hotel Avion” per raccogliere i materiali sanitari diretti nei Balcani e in medio oriente.
    dal messaggero Sabato 14 Giugno 2008

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