I COMITATI DI FALCONARA DIFFIDANO L'API E I MINISTRI BERSANI E PECORARO SCANIO

 

La Raffineria Api è a rischio blackout elettrico, e i ministeri
dell’ambiente e dello sviluppo economico devono imporre alla società
l’immediata realizzazione dei sistemi elettrici di sicurezza indicati
nel Rapporto di sicurezza del 2000. I due ministeri inoltre “non devono
autorizzare le due nuove centrali richieste dall’azienda, che fra
l’altro avrebbe violato la legge Seveso II”. Lo afferma una diffida
inviata ai ministri Alfonso Pecoraro Scanio e Pierluigi Bersani da 11
comitati di cittadini falconaresi. I ricorrenti citano un documento in
cui anche il dirigente del Servizio ambiente e paesaggio della Regione
Marche ha rilevato l’assenza di un sistema di funzionamento in isola,
cioè tale da supplire ad eventuali carenze del Gestore della rete
elettrica.

Da parte sua la Raffineria Api respinge con
decisione “le illazioni su supposte violazioni della Legge Seveso II e
delle prescrizioni del Comitato tecnico regionale in relazione
all’affidabilità dell’approvvigionamento elettrico e ai relativi
aspetti di sicurezza”, segnalate dai comitati. E assicura che
l’impianto di Falconara non corre alcun rischio di blackout. “L'azienda
– afferma una nota – ha provveduto a soddisfare tutte le prescrizioni
impartite dal Ctr a seguito dell’istruttoria del Rapporto di sicurezza
del 2000”. E nell’ambito dell’istruttoria del Rapporto di sicurezza
2004, Api “ha fornito ulteriori chiarimenti sul sistema di assetto ad
isola, che si instaura a seguito del distacco dello stabilimento dalla
rete elettrica nazionale, in occasione di blackout elettrici o eventi
similari”.

ULTERIORI APPROFONDIMENTI

Questa voce è stata pubblicata in Ambiente Giustizia climatica. Contrassegna il permalink.