PER IL REDDITO DI ESISTENZA IN REGIONE MARCHE

#ancona #marche questa mattina sotto la regione per presentare la piattaforma intercategoriale del coordinamento per il reddito marche. Un documento con le revendicazioni dei lavoratori dello spettacolo, dei docenti precari, dei lavoratori dell logistica, degli educatori, dei medici specializzandi e delle piccole partite iva del settore horeca:

"La precarietà e la flessibilità lavorativa sono elementi caratterizzanti del vivere di tutti noi poiché il rapporto causa-effetto che legava tempo di lavoro e tempo di vita, grazie alla stabilità garantita dalla continuità salariale, non esiste più. Le profonde e radicali trasformazioni del sistema produttivo legate all’innovazione tecnologica e scientifica e al post pandemia hanno reso obsoleto l'attuale sistema di welfare.

Dentro questo quadro, un reddito di base in grado di garantire la continuità salariale in assenza di continuità lavorativa è già da anni una necessità, che la quarantena seguita alla pandemia da covid-19 ha messo drammaticamente in risalto.

Il lockdown e la crisi economica che ne è seguita hanno reso evidente tutta l’insufficienza del welfare italiano, mostrando che il tessuto produttivo è fatto da lavoratrici e lavoratori non garantiti sia in termini di continuità salariale che di quantità salariale, cioè lavoratori poveri.

I diritti sociali oggi non riguardano più la garanzia di un lavoro stabile, ma quella di un reddito garantito, di un reddito di continuità tra un lavoro e l’altro, tra uno stipendio e l’altro".

#adl

IL DOCUMENTO PRESENTATO IN REGIONE AL PRESIDENTE CERISCIOLI

 

 

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PRESIDIO AI CANCELLI DELLA RAFFINERIA API

Rispondiamo dalle Marche alla mobilitazione nei territori dell'1/2 agosto della Campagna #perilclimafuoridalfossile con un presidio e conferenza stampa che si terrà sabato 1 agosto dalle ore 10.30 in poi davanti la Raffineria API di Falconara Marittima.

 

 

 

 

 

L'EVENTO SU FACEBOOK

Perchè l'unica via per uscire dalla stringente e indifferibile crisi climatica globale che ci coinvolge tutti, è un radicale cambiamento del sistema produttivo ed energetico, qui ed ora.
Perchè questa crisi climatica generale si cambia a partire dal locale e dai territori, agendo verso e contro i centri reali che determinano questo stato di cose, oltre gli scenari globali che ci pongono in una condizione di passitivà e fatalismo.
Perchè la raffineria Api, cresciuta dentro la Città di Falconara e alle porte del Capoluogo anconetano dal boom economico degli anni 50 fino ad oggi, rappresenta ora l'emblema di questa crisi: oltre ogni forma passata di redistribuzione economica della ricchezza prodotta da fonti fossili, oggi questo sistema espropria e estrae ricchezza per pochi e redistribuisce ai molti gli effetti sempre meno collaterali, fatti di criticità sanitarie, ambientali, inquinamento del territorio, nonché principale ostacolo ad una sua riconversione verso uno sviluppo altro e green.
Perchè oggi servirebbe una programmazione in direzione della dismissione di imprese inquinanti, conversione industriale e bonifica del territorio.

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#AMBIENTE: DAL GOVERNO ATTACCO A BONIFICHE, #ACQUA E PARTECIPAZIONE DEI #CITTADINI CON IL #DLSEMPLIFICAZIONI

#AMBIENTE: DAL GOVERNO ATTACCO A BONIFICHE, #ACQUA E PARTECIPAZIONE DEI #CITTADINI CON IL #DLSEMPLIFICAZIONI

DA TUTTA #ITALIA APPELLO AI PARLAMENTARI: CAMBIATE QUESTO DECRETO PER SALUTE E #CLIMA
Comunicato stampa del 21/07/2020

Bonifiche e Valutazione di Impatto Ambientale, più che Dl “Semplificazioni”, devastazioni!
Svuotati di significato i Siti nazionali di Bonifica trattati come territori “ordinari” nonostante il gravissimo inquinamento, da Taranto a Falconara, da Bussi a Brindisi, da Livorno a Gela, da Milazzo a Mantova e altre decine di aree.
Bonifica si ferma ai suoli: e le falde contaminate? Sulla VIA svilita la partecipazione dei cittadini.
Ora il Decreto all’esame del parlamento. Da tutta Italia appello ai parlamentari di decine di reti di cittadini, movimenti e associazioni: nella conversione in legge fermate i regali agli inquinatori, difendete la salute dei cittadini!

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1/2 AGOSTO GIORNATE DI MOBILITAZIONI SIMULTANEE NEI TERRITORI

Il 13 e il 14 maggio scorsi abbiamo contestato le assemblee di Enel e Eni, i due colossi a partecipazione pubblica che con le loro scelte industriali, basate sul fossile e su false produzioni green, sono tra i maggiori responsabili del riscaldamento globale, oltre che della devastazione e del saccheggio di intere comunità e territori in Italia e nel Mondo.
Il 4 luglio abbiamo manifestato a Civitavecchia per la chiusura della centrale a carbone e contro la realizzazione di nuove centrali turbogas a Civitavecchia come a Brindisi, Fusina e La Spezia.

La Campagna Nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile NON SI FERMA e invita tutte le realtà territoriali che si battono contro le grandi e piccole opere e gli impianti energetici e industriali nocivi inquinanti climalteranti a partecipare l’1 e il 2 agosto alle giornate di mobilitazione simultanee per:

-La sospensione di ogni finanziamento pubblico alle imprese che operano nelle fonti fossili e per il rilancio di un piano di investimenti verso le bonifiche dei tanti siti inquinanti di interesse nazionale e per le energie rinnovabili.
-Dire No al recente Decreto Legge Semplificazioni che riduce i termini di partecipazione dal basso alle Valutazioni di Impatto Ambientale VIA a favore dei soliti noti, favorisce bonifiche di facciata smantellando le priorità non ancora ottemperate dei Siti di Interesse Nazionale SIN e facilita le autorizzazioni per nuovi gasdotti.
-La chiusura di tutte le centrali a carbone ancora attive e contro la realizzazione di nuove centrali turbogas a Brindisi, Fusina, La Spezia e Civitavecchia.
-Fermare il progetto di un’Italia Hub e piattaforma europea del gas, perforata da nuovi metanodotti, rigassificatori e trivellazioni.
-Dire No ai progetti TAP e SNAM del Salento e dell’Appennino, come a quelli della metanizzazione della Sardegna.

Comunicate le vostre iniziative scrivendo sulla nostra pagina facebook alla mail perilclimafuoridalfossile@gmail.com

1/2AGOSTO2020 #PerilClimaFuoridalFossile

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