Dopo 90 anni, è ora di cambiare strada

sabato 14 ottobre ore 10.30 in assemblea e in presidio davanti la raffineria API. Contro la celebrazione dei 90 anni della raffineria Api, è ora di una strada diversa.

La cittadinanza è stanca delle sistematiche pesanti esalazioni industriali che riducono la probabilità di vivere sani, l’aspettativa stessa di vita e non da ultimo i patrimoni immobiliari della città e vuole testimoniare questa condizione di forte penalizzazione che pregiudica la qualità della vita di chi vi abita, così come il tessuto sociale ed economico di chi ci lavora.

La grande e variegata partecipazione all'assemblea di giovedì scorso ha indicato come tutto questo non sia più possibile, compatibile, pacificabile.

Per i tanti motivi che hanno caratterizzato questi decenni di impegno civile e mobilitazioni invitiamo tutte e tutti a partecipare e diffondere questo invito a manifestare un più che legittimo e riconosciuto dissenso, con un evento che vogliamo alternativo, visibile e inderogabile rispetto alla festa dell'Api.

Partecipare all’assemblea in presidio pacifico è l’occasione migliore per manifestare coralmente e pubblicamente che questo stato di cose non è accettabile, né accettato.

L’assenza all’assemblea in presidio significa, al contrario, acconsentire, forse inconsciamente, al messaggio che vuole lanciare l’azienda di una convivenza rassegnata e fatalistica, e ancora peggio, da 90 anni possibile e tranquilla con la cittadinanza. Non è così!

Chiediamo di essere presenti a quante e quanti hanno a cuore Falconara e hanno sostenuto e sostengono le tante vertenze ambientali, sanitarie e per la giustizia climatica di cui è espressione.

 

Dopo 90 anni, è ora di una strada diversa.

Dopo 90 anni, ora una strada diversa.

 

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#Basta Esalazioni! Sull'assemblea pubblica di ieri a Falconara centro

Ieri, giovedì 5 ottobre 2023, a Falconara M.ma in P.zza F.lli Bandiera, si è svolta l’assemblea pubblica sul tema “Basta Esalazioni!”, organizzata dal Comitato Mal’Aria Falconara Castelferretti, il Laboratorio Falkatraz e L’Ondaverde odv Falconara M.ma. La necessità di questo incontro è scaturita dal susseguirsi di ripetute emissioni industriali maleodoranti e potenzialmente pericolose, percepite da gran parte della popolazione, in maniera sempre più evidente, durante l'estate e soprattutto nelle ultime settimane. Da questo punto di vista a Falconara e hinterland ormai da anni l'eccezione è diventata la norma.

L’assemblea ha visto una nutrita partecipazione di oltre 200 cittadini non solo Falconaresi, ma anche provenienti dai comuni limitrofi di Ancona, Chiaravalle e Marina di Montemarciano. Tanti gli interventi di semplici cittadini, attivisti e volontari. In molti hanno portato la propria testimonianza, raccontando in generale le proprie paure e il loro disagio, rivendicando il proprio diritto a venire tutelati dalle istituzioni, reclamando una giusta e ormai possibile transizione energetica ed ecologica per questo territorio.

Particolarmente significativo l’intervento dell’avvocato Monia Mancini che ha affermato: “La Costituzione oggi pomeriggio era qui, sui volti di queste persone di Falconara M.ma e di Castelferretti, non altrove: l'iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

Fabrizio Recanatesi ha ricordato come da alcune settimane sia attiva la prima comunità energetica della Provincia di Ancona, proprio a Falconara, completamente autogestita da singoli cittadini che insieme producono e consumano energia pulita, rinnovabile e incentivata, e quindi con concreti risparmi in bolletta. Esperienza nata con il supporto del Centro per le Comunità solari, associazione spin-off dell'Università di Bologna.

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#bastaesalazioni Assemblea pubblica a Falconara

Basta esalazioni! Assemblea Pubblica all'aperto giovedì 5/10 ore 18:00

Ripetuti episodi di esalazioni industriali e potenzialmente nocive stanno sempre più compromettendo la qualità della vita di questo vasto territorio da troppo sacrificato sull’altare del profitto e di interessi consolidati.

Nonostante le tante segnalazioni di una parte della popolazione e il malcontento diffuso le uniche risposte sono immobilismo, in specie degli Enti e delle Istituzioni, e negazionismo.

È necessario rimettere al centro le tante questioni ambientali sanitarie e d’insicurezza rimaste inevase e invisibili, parlarne tutti insieme, dare espressione alla protesta e rilanciare la mobilitazione e partecipazione. Per queste ragioni e molte altre invitiamo le persone sensibili a partecipare ad un incontro collettivo, un'assemblea pubblica all'aperto.

Diamo appuntamento nell'isola pedonale di Falconara M., altezza Piazza F.lli Bandiera che si trova in Via Nino Bixio adiacente alla Sala del mercato coperto:

GIOVEDI' 5 OTTOBRE ORE 18:00.

“Oltre ad essere stata una stagione già caldissima, quella che si è appena conclusa è stata un'escalation di esalazioni di tipo fossile e/o gassose, sempre più intense, prolungate come durata e continuate nei giorni e nelle settimane estive, presenti già da fine giugno, che ha portato diversi cittadini a confrontarsi tra loro, sui social e a presentare denuncia alle autorità per la percezione di odori che non dovrebbero proprio esserci nell'aria che si respira.

Invece. A Falconara ed anche nell' area AERCA, non solo si è continuato a sentirla e naturalmente a respirarla, ma si seguita anche oggi, a ritmi sempre più frequenti e ravvicinati nei giorni, in presenza sia di navi che in loro assenza. Di contro ci dicono che va tutto bene e tutti in coro lo sostengono, solo che noi non respiriamo aria pulita, abbiamo le case sature di gas giorno e notte, e a seconda di come il vento gira nei vari rioni, siamo risparmiati o condannati, abbiamo la gola e gli occhi che ci prudono inspiegabilmente se siamo a piedi o in bici e non possiamo allontanarci immediatamente da una zona infestata d'aria pesantissima, oppure ci viene un mal di testa, improvviso, giusto perché stiamo respirando. Se a colpirci sono esalazioni di gas nauseabondi, abbiamo lo stomaco rovesciato dal disgusto e si sta male. Quattro cinque volte per settimana, spessissimo più volte al giorno. Siamo al lavoro, a casa, a passeggio, a fare spesa, o in spiaggia a fare jogging, siamo in piedi o allettati, è mattina o sera? Poco importa…questo è: a noi l'aria qui deve pesare e basta! E basta, perché va tutto bene, naturalmente. Sarà lo smog, mi hanno risposto, oppure i camini. A me sembra invece che a ciò che quotidianamente accade, si possa dare il nome che le spetta: è violenza. Violenza privata, pubblica e ambientale. Solo i cittadini possono dire basta, perché chi inquina basta non lo fa mai.”

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In spiaggia contro vecchie e nuove trivellazioni

Sabato 22 luglio attiviste e attivisti marchigiani di Trivelle Zero si sono dati appuntamento nel pomeriggio sul tratto di spiaggia libera antistante il palazzo comunale di Porto San Giorgio. Una presenza organizzata di concerto con il centro sociale Officina Trenino sul litorale fermano, per denunciare i piani di perforazione estrattiva di combustibili fossili che interesseranno i territori limitrofi.

Sono infatti in previsione lo sfruttamento del pozzo ‘Donata 4 Dir‘, al largo di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro, progetto Eni, e la riattivazione della piattaforma Sarago Mare, di fronte alla costa fra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio, di proprietà Energean.

“Del primo impianto sappiamo che andrebbe a coprire lo 0,01% del fabbisogno nazionale di gas e dal secondo si otterrebbe idrocarburo di scarsa qualità, se unito a ghiaia e sabbia servirà a fare asfalti.

Non proprio opere strategiche di primaria importanza nazionale ma l’ennesimo regalo a costruttori e petrolieri, dal forte impatto ambientale in contrasto con la presunta transizione “green” e su territori già sotto pressione antropica della monocultura del turismo.”

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