#freepalestine a Falconara

Sull'onda delle mobilitazioni e dello sdegno generalizzato, che nemmeno la propaganda bellica riesce più a coprire, per la continua recrudescenza del genocidio del popolo palestinese, anche a Falconara dalla scorsa settimana si è aperto un percorso assembleare di singoli solidali e associazioni che intendono attivarsi insieme organizzando iniziative comuni.

E' urgente rompere la complicità della narrazione mainstream e di una politica completamente asservita agli interessi geopolitici ed economici

Reclamiamo non solo un immediato e concreto cessate il fuoco e l’apertura dei necessari corridoi umanitari per il lager a cielo aperto di Gaza, ma anche la fine dell’occupazione dei territori palestinesi, l’accettazione del loro diritto all’autodeterminazione come popolo libero ed eguale, la fine del regime colonialistico e di apartheid dell’integralismo di Netanyahu e delle elites occidentali che lo sostengono.

Quello che abbiamo di fronte oggi è il tragico risultato di decenni di oppressione militare verso il popolo palestinese, con il governo israeliano che continua a sottrarre terre e risorse. Da pochi giorni si è commemorato il 77esimo anniversario della Nakba, la “catastrofe” della deportazione di massa della popolazione araba-palestinese nel '48, un atto di pulizia etnica, espressione pura di colonialismo e razzismo suprematista.

Rigettiamo la narrazione massmediatica e istituzionale che narra di una guerra che ha avuto inizio lo scorso 7 ottobre, occultando una memoria storica che affonda le proprie radici nei conflitti del Medioriente di oltre settant’anni fa e nelle contraddizioni coloniali e neocoloniali ancora drammaticamente aperte.


Tra le altre iniziative in cantiere vi aspettiamo Lunedì 26 maggio dalle ore 18 alla Galleria delle Idee per l'inaugurazione della Mostra fotografica “Gaza. Immagini da una tragedia umana mondiale”, insieme a Enrico Bartolomei, ricercatore indipendente esperto dell'area euromediterranea.

Rifiutiamo di restare in silenzio, non vogliamo essere passivi complici della mattanza del lager a cielo aperto di Gaza. Scegliamo di stare dalla parte della resistenza palestinese contro il senso d’impunità e di autoassoluzione dello Stato di Israele che significano, nei fatti, licenza di genocidio.

Denunciamo e interrompiamo l'incedere della macchina bellica e dei suoi profitti economici, sempre più evidenti e prossimi a casa nostra, fin nelle tranquille Marche. Solo alcuni esempi concreti:

Eni, multinazionale partecipata dallo stato al 30%, tratta con Israele per accaparrarsi le licenze di esplorazione di un grande giacimento di gas al largo di Gaza.

Lo Stato italiano sta per acquistare altra tecnologia militare da Israele con il programma Gulfstream G-550, secondo l'ennesimo contratto del 2022 di una cooperazione militare avviata dal 2003, cui manca la ratifica entro il 26 maggio della Commissione Difesa del Senato (https://www.peacelink.it/disarmo/boicottare-lindustria-bellica-israeliana)

-Civitanavi Systems è un’azienda marchigiana con sede a Porto sant’Elpidio (FM), nata nel 2012 e specializzata nella ricerca, progettazione e produzione di sistemi e sensori inerziali, applicati all’industria civile e della difesa. Nel marzo 2024 è stata acquistata per 200 milioni di euro dalla Honeywell System, colosso americano noto per il suo coinvolgimento nella fabbricazione di bombe nucleari. La produzione di Civitanavi dopo l’acquisizione è ormai quasi totalmente dedicata al settore bellico, con sensori e dispositivi di guida utilizzati in sistemi di armi, veicoli aerei, navali e terrestri, fornendo informazioni sulla posizione dei “bersagli”.

Nel giugno 2024 un devastante bombardamento israeliano contro un campo profughi gestito dalle Nazioni Unite a Gaza, ha distrutto la scuola al-Sardi, uccidendo almeno 40 palestinesi, tra cui molti bambini. Tra i frammenti del missile, sono stati trovati sistemi di puntamento e componenti per la mira di precisione, fabbricati proprio da Honeywell. Sempre nelle Marche a Monteprandone (AP) c’è una filiale di MAG Mecaer Aviation Group, fornitore della Leonardo con sede a Borgomanero (NO).

(https://www.atlanteguerre.it/notizie/dossier-le-catene-della-guerra-in-italia-i-fornitori-nel-centro-italia-6/)

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