SABATO 4 DICEMBRE – #NODRAGHIDAY

SABATO 4 DICEMBRE – #NODRAGHIDAY

Contro il carovita, per l'aumento di salari e reddito.

ANCONA, ORE 11.00 PIAZZA PERTINI

Per il 4 dicembre è stata proclamata una giornata di mobilitazione nazionale da un insieme di sigle del sindacalismo di base e conflittuale.

Se qualcun* si aspettava che dopo la pandemia avremmo visto migliorare le politiche sociali nelnostro paese si è dovuto presto ricredere.

 

Nella realtà stiamo vedendo una vera e propria speculazione operata dall’alto contro tutti noi fatta passare come una sequela di “necessarie contromisure per affrontare la crisi”.

La speculazione finanziaria a livello internazionale sta provocando l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, che viene scaricato su tutti noi in termini di rincaro del costo della vita:

aumentano le bollette, i carburanti, i generi alimentari e tutto il resto.

Così, mentre il potere d’acquisto dei salari diminuisce, il governo di unità nazionale a guida Draghi ha sbloccato i licenziamenti, non ha fatto nulla per limitare la precarietà dei contratti di lavoro e si appresta a tagliare le pensioni ed il reddito di cittadinanza che, per quanto limitato ed insufficiente, ha almeno in parte aiutato tante persone ad uscire dalla povertà assoluta ed a poter rifiutare i ricatti degli sfruttatori più incalliti.

Il ministro Cingolani è addirittura riuscito a dire che se le bollette aumentano la colpa è di chi vuole la transizione ecologica, come se l’emergenza climatica fosse una barzelletta, ma in realtà dicendo che noi dobbiamo pagare al posto di chi si è immensamente arricchito provocando la crisi climatica inquinando e devastando il pianeta.

A fronte di tutto questo è il momento di rimetterci in marcia, contro sfruttatori e speculatori, contro

il caro vita e per il diritto ad una vita degna.

E’ evidente che non possiamo fidarci di chi ci governa e che ci impoverisce, ci ammala senza darci strumenti per curarci e ci avvelena.

Dobbiamo pretendere che la crisi sia pagata da quell’1% che si è arricchito e si arricchisce sempre di più, e che vuole che l’uscita dalla pandemia mantenga i loro privilegi intatti.

E’ necessario rimettere al centro la cura della comunità e della collettività, in contrapposizione al dilagante individualismo.

E’ necessario dire che non può esistere uscita dalla pandemia senza un miglioramento delle

condizioni di vita di tutte e tutti, in termini economici, di diritti civili e sociali ed in termini

ambientali.

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