L'Assessore regionale Aguzzi nel corso del Consiglio regionale del 17 settembre scorso dichiara di seguire con attenzione la vicenda dell'Api di Falconara. Non ci sembra.
A Suo avviso le esalazioni di fine agosto sarebbero derivate dall'impianto di produzione del bitume. Contrariamente secondo l'ISPRA, organo tecnico del Ministero dell'Ambiente, interrogato dai nostri legali per l'attivazione del sistema torcia in raffineria e le esalazioni da idrocarburi segnalate dal 27 e 28 agosto in poi, le cause sono tutt'altre.
Nella nota ufficiale dell'Ispra, in base alle comunicazioni intervenute con la raffineria stessa, l'Arpam regionale e l'Ast di Ancona, si parla di uno dei sempre più numerosi cortocircuiti avvenuto la mattina del 27 agosto, questa volta nella cabina elettrica F/F1.
Gli sbalzi di media tensione hanno provocato il blocco di larga parte degli impianti del petrolchimico: “U2600 (Platforming), U3600 (Idrogeno1), U3100 (HDS1), U3200 (HDS2), U2500 (Unifining), U2100 (Splitter benzine), U2700 (Splitter C3/C4), U2800 (Isomerizzazione), U3400/U2200 (Deisoetanatrice), U3350 (HDS3-B), U1000 (Topping), U3800 (Zolfo 2), U3650 (Idrogeno2), l’U7750 (Recupero CO2), dell’U3300 (HDS3-A) e il reparto SAU, per basso carico acido, al passaggio a metano delle unità di recupero zolfo”.
Di conseguenza dal 27 e nei giorni successivi sono stati bruciati gas in torcia ed eseguite le procedure di riavvio e messa a regime degli impianti.
L'emergenza è scaturita dalla “presenza di due ratti folgorati quale causa del cortocircuito”.
A volte anche la natura si ribella. La salute pubblica di un intero territorio e la sicurezza di un simile impianto a incidente rilevante è appesa a questi scenari di degrado, incuria e casualità.
L'Assessore Aguzzi ha anche rassicurato che non si sono rilevati “problemi di carattere sanitario e gli inquinanti non hanno superato i limiti normativi”.
In effetti a seguito delle numerose segnalazioni “i successivi sopralluoghi effettuati da vari Enti e da personale differente (quindi con capacità olfattiva distinta, seppur non certificata) non hanno rilevato criticità.”
Quindi il monitoraggio pubblico di una delle più grandi raffinerie italiane, sulla quale pende un procedimento giudiziario in corso per disastro ambientale ed altri reati, viene effettuato se non a caso, a naso.
Anche perchè Ispra sottolinea che il monitoraggio dei gas combusti in torcia non viene né verrà effettuato da enti terzi, ma ci si affida alla bontà del Gestore, cui dallo scorso giugno si è raccomandato che “deve essere affinato il monitoraggio dei gas che arrivano al tip torcia in modo che la regolazione della combustione, da sala controllo, possa essere agevolata”.
Quindi il monitoraggio a monte, la composizione chimica dei gas bruciati in torcia, resta a tutti imperscrutabile, se non a chi le produce.
Quello a valle delle centraline di rilevamento della qualità dell'aria dell'Arpam, nei giorni in questione, secondo Ispra, Arpam, l'Assessore Aguzzi, il Comune di Falconara, sono “simili ai normali valori di concentrazione misurata durante tutto l’anno”.
Solamente il Comitato Mal'Aria però lo scorso 2 settembre ha denunciato cosa (NON) abbia registrato nei giorni di fine agosto la centralina fissa di rilevazione della qualità dell'aria posta nel quartiere di Villanova, che si trova a sud della raffineria, in linea quindi fra la raffineria e le zone da cui le esalazioni sono state maggiormente avvertite e lamentate: la spiaggia, Falconara zona centro, Palombina Vecchia, Collemarino e Torrette di Ancona.
La centralina in oggetto non ha infatti raccolto i dati relativi al Benzene per una settimana, dal 22/8 ore 9 al 29/8 ore 17. Appena ha ripreso si notano dei picchi, fino al 30/8/2024.
Un disservizio un po' troppo ricorrente da queste parti, che sfiga.
Ricordiamo come il benzene sia inodore, incolore, ma cancerogeno.
Pochi giorni prima dall’arrivo dei Grandi della Terra in occasione del G7 Salute che si terrà ad Ancona dal 9 all’11 ottobre stesso, saranno le persone, i movimenti, le associazioni, a prendere la parola e la scena:
sabato prossimo 5 ottobre dalle ore 15.30 manifestiamo davanti la Raffineria Api. (IL COMUNICATO IN PDF)
Laboratorio Falkatraz
Comitato Mal'aria
L'ondaverde Odv
Campagna nazionale Per il clima fuori dal fossile
#fermiamoildisastroambientale