La Consulta delle Associazioni falconaresi, su richiesta delle associazioni delle categorie “promozione diritti” e “ambiente”, ha da poco proposto al Sindaco Brandoni di discutere anche nel consiglio comunale di Falconara Marittima un ordine del giorno che sancisca essere l'acqua "bene comune indisponibile, pubblico, universale e dell'umanità", il servizio idrico integrato un "servizio pubblico locale privo di rilevanza economica", e di "promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato".
Sull'onda di analoghe prese di posizione di consigli comunali e provinciali in tutta Italia, sulla questione della ripubblicizzazione e non privatizzazione dell'acqua, quasi 1 milione e mezzo di cittadini hanno partecipato alla raccolta firme per la presentazione dei tre quesiti referendari promossi dal Forum Italiano dei movimenti per l'acqua.
Per questa che è stata la più copiosa richiesta referendaria della storia dell'Italia Repubblicana anche a Falconara, dall'aprile al luglio scorsi, un gruppo di privati cittadini ed associazioni di volontariato laiche e cattoliche, hanno dato vita ad incontri e dibattiti, nonchè alla raccolta firme: circa 1000 cittadini falconaresi e oltre 500 di altri comuni hanno firmato ai banchetti predisposti a Falconara.
La Consulta delle associazioni di Falconara si augura che questo simbolico gesto possa accrescere il senso civico ed il rispetto per il territorio e i suoi beni, e che possa alimentare una discussione pubblica che avvalori un più alto senso di responsabilità da parte di tutti.
Il Presidente della Consulta delle Associazioni di Volontariato Mattia Moroni