“Wow, ha davvero nevicato stanotte! Non è fantastico? Tutto ciò che era familiare è scomparso e il mondo sembra nuovo di zecca! Un nuovo anno… un nuovo inizio! E’ come avere una gigantesca pagina bianca su cui disegnare. Un giorno pieno di possibilità! E’ come un magico mondo, Hobbes, vecchio amico mio… andiamo ad esplorarlo!”
Bill Watterson, E’ un magico mondo, Calvin & Hobbes
Neve: una parola che si associa con soffice, fiocco, ovatta, bianco, silenzio, risa di bambini che giocano liberi e grandi che si ritrovano bambini… Con la neve tutto si ferma e assume un altro ritmo, ci fa camminare a piedi o restare dentro casa al calduccio.
Ma quando la neve cade a metri in un territorio come quello delle Marche, accumulandosi per giorni e giorni, allora diventa tragedia.
E così, sotto un monte di macerie di tegole, mattoni e neve, cade il TNT, Centro Sociale storico delle Marche, dopo 26 anni di storia: un accumulo di cooperazione sociale, autogestione, impegno sociale, autorganizzazione di lotte di movimento, battaglie di resistenza, aggregazione giovanile, cultura underground, azione costante, ricerca e sperimentazione di forme alternative del vivere in comune…un mondo distrutto dalla NEVE!
Alla vista del crollo rimaniamo senza parole.. sono rimasti solo i muri esterni, come una scatola senza coperchio: unici a resistere i meravigliosi murales di “BLU”, uno dei più grandi artisti viventi della nostra terra. Come se la forza dell’arte prodotta dal TNT sia stata l’unica in grado di opporsi al peso del disastro.
In questo momento non riusciamo neanche a entrare per vedere se qualcosa del tanto materiale che avevamo all’interno si sia salvato: un valore inestimabile visto che ogni più piccola cosa, dall’amplificazione al bicchierino di caffè è il frutto di un lavoro collettivo di generazioni che si sonno susseguite nella gestione del Centro in tutti questi anni!
E ci sentiamo immedesimati nei volti di chi ha perso tutto: gli anziani rimasti isolati in mezzo alla neve, i piccoli imprenditori artigiani, vicini di casa, che hanno subito tutti identici crolli, i senza tetto terremotati, tutti coloro che hanno vissuto sotto i bombardamenti… E il ricordo va ai tanti momenti magici che il TNT ha prodotto.
La perdita del TNT è la perdita di un pezzo di città, e per questo non possiamo rassegnarci.
Oggi proviamo un grande senso di rabbia!
Ma la storia non si cancella, e la neve si scioglie con la Primavera che è alle porte.
Dopo un primo momento di shock, in una riunione assembleare straordinaria, abbiamo subito reagito con la volontà di proseguire il nostro percorso. Abbiamo resistito a tutto, non siamo disposti ad arrenderci ora!
L’Amministrazione deve trovare da subito una soluzione all’emergenza: il TNT è un bene pubblico che va salvato!
La neve è adesso, per noi, una pagina bianca su cui riscrivere il nostro futuro. E il futuro lo pensiamo sempre migliore del presente!
Centro Sociale TNT