Presidio Ancona per la Palestina 15 maggio 21

Dal presidio di ieri 15 maggio ad Ancona: we can't breathe since 1948, Palestina 73 anni di dimenticanza e resistenza, non si rispetta neanche la natura: danno fuoco agli alberi, sradicano gli ulivi, stop killing children…questo e molto altro era scritto sui tanti cartelli esposti alla manifestazione in piazza Roma. Come in moltissime altre città si è manifestato per la causa del popolo palestinese e contro il sostegno unilaterale, da parte dei grandi mezzi di comunicazione e dell'establishment politico, verso il governo di estrema destra israeliano, colpevole di attacchi verso la popolazione inerme: contiamo ad oggi 139 morti di cui 39 bambini.

Abbiamo attraversato quella piazza interrogandoci sulla sua composizione: poche se non nulle le presenze dei partiti "di sinistra", una larga visibilità della comunità araba ed islamica, di attivisti e solidali dei centri sociali e di altre associazioni dal basso, ma soprattutto il vivace protagonismo e la presa di parola di tante donne e di giovani migranti di prima e seconda generazione. Una mobilitazione meticcia e plurale che si è convocata in pochi giorni sui social, che prende parola e chiede ascolto…a pochi passi, in piazza Cavour altri giovani manifestavano contro altre discriminazioni di questi tempi bui, verso omosesuali donne e disabili, per il ddl Zan…che queste pluralità si incontrino, si contaminino, sommino le lotte e i corpi nelle piazze…tutti gli altri che oggi erano assenti li lasciamo sul palco a tifare per il più forte di turno con le bandierine di Israele: Salvini e Fratelli d'Italia, la sindaca Raggi e il neosegretario Letta del Pd insieme alle solite altre comparse…quella foto è lo specchio dei nostri tempi, non la dimenticheremo,nè la faremo dimenticare

 

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