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il report della giornata su GLOBAL

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Mille persone hanno sfilato sabato pomeriggio per le strade di Ancona per rivendicare il diritto alla casa, al reddito, a una esistenza dignitosa. Mille persone hanno ricordato e dimostrato che Casa de nialtri ancora esiste e che le vite di esseri umani non si cancellano con un sgombero. Mille persone, forse anche di più, hanno dimostrato quanto fallimentare sia stata la politica del sindaco-sceriffo Mancinelli, capace solo di militarizzare la città senza riconoscere, anzi disconoscendo, i drammi di molti.

Il colorato, lungo e corposo corteo, formato da tante persone differenti, ha scelto di partire dal quartiere Piano. Un quartiere simbolo per noi, poiché proprio lì si trova la ex scuola Regina Margherita, Casa de nialtri, brutalmente sgomberata dal sindaco Mancinelli il 5 febbraio scorso con un blitz che ha militarizzato tutta l'area circostante per assicurarsi che gli occupanti, in questo caso gli "ostaggi", giungessero nel luogo predisposto dall'amministrazione comunale. E proprio da lì abbiamo voluto ripartire, per ribadire che Casa de nialtri è viva, che non si lascia fermare dall'arroganza e dalla prepotenza di un sindaco-sceriffo che gestisce quello che è di interesse della città come suo interesse privato.

Lo striscione di apertura, "casa, reddito, dignità, non si sgomberano" , è stato portato dai ragazzi di Casa de nialtri. I ragazzi, nonostante le minacce e le intimidazioni, hanno scelto di proseguire il percorso iniziato insieme, perché indietro non si torna, soprattutto in un momento in cui troppe sono le contraddizioni sollevate e le emergenze abitative presenti nella nostra città. La manifestazione si è arricchita, durante tutto il tragitto, di molta gente: quella conosciuta durante i 45 giorni di occupazione e altra nuova, tra cui famiglie, che hanno riconosciuto e condiviso il nostro progetto, condannando l'incapacità politica del Sindaco. Siamo rimasti entusiasti della partecipazione della città e della sua capacità di riunirsi attorno alle vicende che ci hanno direttamente interessato. Per questo siamo sempre più convinti di aver imboccato la strada giusta e che questo movimento nonostante sia notevolmente giovane crescerà nel tempo, considerando anche la precarietà abitativa in cui vivono sempre più persone. Forse è questo quello che spaventa il nostro sindaco, "costretto" per la seconda volta consecutiva, dopo lo sgombero, a blindare il palazzo del Comune, con un ingente numero di agenti antisommossa! Quando siamo arrivati lì davanti, abbiamo denunciato la sospensione della democrazia e la volontà di voler estraniare il nostro movimento e con esso le persone senza casa, dalla discussione politica istituzionale all'interno del luogo in cui dovrebbe essere affrontata insieme ai suoi reali protagonisti. Contemporaneamente al nostro arrivo davanti al Comune, ci viene comunicato che non è possibile per il nostro corteo arrivare in Piazza Roma attraversando la Piazza Cavour, ovvero il centro della città. Una provocazione per noi inaccettabile, proprio perché tante altre manifestazioni hanno percorso lo stesso tragitto attraversando il luogo in cui è possibile comunicare di più con la città. Dopo aver forzato la prescrizione della questura, ci siamo guadagnati il risultato di passare dal corso principale nel momento in cui i negozi e i bar aperti erano visitati da tanti cittadini a passeggio di sabato pomeriggio. Gli interventi che si sono susseguiti hanno motivato il senso di quella manifestazione e invitato le persone a proseguire fino a Piazza Roma per dare vita a un'assemblea cittadina che oltre a discutere gli ultimi avvenimenti, rilanciasse l'agenda politica dei prossimi giorni. In Piazza Roma abbiamo aperto le sagome di cartone di alcuni degli immobili abbandonati della città per mettere in evidenza la loro condizione di disuso che potrebbe, al contrario, generare possibilità nuove per le necessità di tante persone escluse dal contesto sociale ed economico del nostro territorio. La manifestazione di ieri ha lanciato un segnale forte alla città, ha liberato nuove energie, ha ridato parola a chi normalmente non viene ascoltato, e soprattutto ha aggiunto valore a una città che non vuole più essere condizionata dalla falsa e opportunistica gestione politica di un partito, il PD, che in questi anni non ha fatto altro che lobbizzare gli spazi sociali materiali e quelli relazionali con il fine di garantirsi il proprio consenso e la propria legittimità. Questo per noi è solo l'inizio!

Ringraziamo tutte le delegazioni regionali ed extra-regionali che ci hanno portato il loro appoggio e che come noi sono in cammino per la riconquista di un presente più degno per tutte e tutti!

Casa de nialtri

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