Acqua bene comune: presidio all'Assemblea dei Soci della Multiservizi spa

Coordinamento Marchigiano dei Movimenti per l'Acqua
Questa mattina 18 luglio una delegazione del Coordinamento Marchigiano Movimenti per l'Acqua si è presentata all'Assemblea dei 46 comuni Soci e la Società Multiservizi spa in quanto, tra i punti all'odg, c'era anche una discussione sullo scenario post-referendum. Esterefatti ed increduli per il dispiegamento di forze dell'ordine presente, è stato chiesto un incontro con i "nostri" sindaci presenti all'assemblea. Dopo una breve contrattazione si è riusciti ad ottenere questo incontro e una parte dei delegati del coordinamento lì presente ha potuto illustrare quali sono i punti ritenuti intoccabili dopo la vittoria dei referendum.
E' stato altresì sottolineato che il Coordinamento Marchigiano Movimenti per l'acqua, radicato in tutti i territori, in quanto promotore dei referendum e "custode" dei milioni di voti che hanno sancito la ripubblicizzazione dell'Acqua non può essere tenuto all'oscuro di quanto si deciderà riguardo alla gestione del servizio idrico nelle Marche.
E' stato chiesto un tavolo tecnico di confronto con i rappresentanti del movimento per l'acqua per illustrare quali possibili strade si possono intraprendere per rispettare la consultazione popolare. Altro punto fondamentale che è stato ribadito è che la discussione, gli orientamenti e le eventuali decisioni su come applicare la nuova normativa determinata dall’esito referendario, deve trovare la naturale collocazione nelle sedi istituzionali, negli organismi rappresentativi attraverso forme di partecipazione più allargate possibili.
I giornalisti presenti hanno chiesto di entrare con la delegazione del movimento per documentare l'incontro e soprattutto i giornalisti Rai, in quanto servizio pubblico,  hanno rimarcato la necessità di documentare questo importantissimo momento di riappropriazione della democrazia partecipativa.
Questa mattina abbiamo conquistato un importante spazio di partecipazione, uno spazio che ci spetta, perchè alla pari dei nostri rappresentanti, la gestione pubblica dell'acqua dovrà essere "riletta e costruita" insieme ai movimenti dell'acqua. E’ necessario, anche, che venga aperta una discussione seria con i nostri rappresentanti istituzionali sulla gravità della presenza di un dispiegamento senza precedenti di forze dell’ordine per contrastare la presenza dei movimenti dell’acqua: un dispiegamento inaccettabile e fuori luogo nel momento in cui i promotori e i VINCITORI del referendum chiedono momenti di confronto con i propri rappresentanti.
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