ROMA, 17 OTTOBRE: ORGOGLIO METICCIO!

Un corteo meticcio, un corteo delle diversità sabato 17 ottobre ha attraversato le strade di Roma.
Un corteo giovane, nuovo, sans papier ha reclamato diritti e libertà per le stesse strade in cui da mesi ormai, si avvicendano fatti di una gravità assoluta che riecheggiano periodi storici tristi e tragici, di razzismo e xenofobia.
La piazza era gremita di centinaia di migliaia tra migranti, cittadini e clandestini che fino alla fine hanno rivendicato un permesso di soggiorno per tutti, anche per chi in Italia, italiano non si sente più…
Alla fine, di fronte alla Bocca della Verità, dove si è conclusa la manifestazione, c’era solo un grido: Questa è la nostra sicurezza! La sicurezza dei diritti e la sicurezza della libertà!
Le leggi securitarie, i respingimenti in mare nel Mediterraneo e nei porti dell’ Adriatico, le aggressioni xenofobe, gli attacchi alla libertà sessuale, i Centri di detenzione per migranti, l’aggravante di clandestinità, le ronde istituzionalizzate e non, rappresentano un volto dell’Italia che sabato si è combattuto e che sabato si è voluto respingere.
A pochi mesi dall’approvazione dell’ultimo tassello delle norme sulla sicurezza, della criminalizzazione dell’esistenza in quanto tale, con l’introduzione del reato di “ingresso e soggiorno irregolare”, c’è stata la prima risposta di un movimento nuovo e senza etichette. Dai megafoni e i microfoni dei furgoni, che agitavano il corteo sulle note degli Assalti Frontali, è venuta fuori la rabbia contro il disegno politico del governo Berlusconi, contro quell’idea fasulla di sicurezza sulla quale vengono costruiti ogni giorno i nuovi dispositivi di controllo sociale.
La nostra  sicurezza  è la libertà  di circolare dove riteniamo più giusto, di muoverci, di fuggire se ne abbiamo bisogno, di cercare lavoro e di rivendicare un reddito per tutti.
La clandestinità è un prodotto delle leggi, non una scelta di vita o un’ escamotage per aggirare le leggi dello stato da parte delle/dei lavoratori/lavoratrici.
La clandestinità è la causa dello sfruttamento, è l’assenza dei diritti, la sanzione collettiva verso le non-persone.
La promozione dei diritti di cittadinanza passa per le lotte dei migranti e dei cittadini attraverso la reciproca contaminazione di differenze e identità.
Il popolo antirazzista sabato ha parlato chiaro, con un linguaggio semplice e con una lingua diversa ha espresso quell’orgoglio antirazzista che non si respirava da anni. Regolarizzazione per tutte e per tutti, badanti e non badanti, per  chi ha già un lavoro e chi ne è in cerca!
Il 7 ottobre del 1989, dieci anni fa, centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo.

Il 17 ottobre 2009 è stato un nuovo punto di partenza. Costruire la nostra sicurezza è possibile!

ORGOGLIO METICCIO!
Guarda la galleria fotografica della manifestazione.

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